Tutto nasce dalla notizia di un canile di Lecce che ospitava più di 230 cani in box freddi, con assi di legno o bancali mezzi mangiati come cucce. Un luogo dove nessun animale dovrebbe mai essere rinchiuso, un luogo dal quale i cani non potevano essere adottati, poichè tale canile non apre al pubblico. Una prigione di tristezza e sofferenza, dove i cani non hanno la possibilità di uscire dal box per sgranchirsi e muoiono dimenticati da tutti. A 200 cani erano state recise le corde vocali perchè non fosse disturbata la quiete pubblica. E’ bastato vedere alcune foto dei reclusi in tale struttura per decidere che, in un modo o nell’altro, avremo dovuto salvare tutti quei cani. Una prigione che ora non è più idonea a ritirare altri cani dal territorio.